Riflessioni sulla mia esperienza come ospite del CRT al 37° AquaVenice il 6 e 7 luglio 2023.
Tenere un seminario è un’opportunità straordinaria per un educatore somatico, permette di aprirsi a nuove esperienze formative e di confrontarsi con un pubblico eterogeneo condividendo la propria esperienza.
Ho avuto di recente il privilegio e onore di condividere il mio lavoro corporeo e la mia pratica marziale durante la 37esima edizione di Aqua Venice a Venezia, organizzata dal CRT – Centro Ricerche Tai Chi.
L‘ esperienza è stata a dir poco trasformativa. Con questo articolo intendo fornire un resoconto personale della mia esperienza come insegnante ospite, evidenziando le sfide, le soddisfazioni e l’impatto inestimabile che ha avuto sia sulla mia crescita personale prima e professionale poi che su quella dei partecipanti.
Prima di addentrarci nei dettagli del seminario, è importante introdurre il contesto nel quale si è svolto il tutto fornendo una breve panoramica dell’evento. Il seminario era all’interno di un evento che il CRT organizza da tempo per lo studio e la ricerca del Tal Chi avvalendosi anche di discipline olistiche e corporee che possano arricchire la loro pratica. Lo spirito di condivisione e ricerca permette loro di essere molto aperti disponibili e privi di ogni preconcetto. Un terreno fertile su cui poter spaziare e crescere. Il mio intervento si è incentrato su un lavoro di consapevolezza corporea attraverso i principi e l’ottica dell’Integrazione strutturale Rolfing®, della pratica delle arti millenarie orientali di derivazione tibetana e cinese e ha attirato l’interesse dei partecipanti i quali attraverso la sperimentazione di alcuni esercizi hanno potuto vedere aspetti del corpo umano da prospettive diverse. La mia intenzione come ospite non era solo la trasmissione di informazioni; si trattava di ispirare e accendere la curiosità e la passione per l’apprendimento di concetti nuovi e diversi.
La preparazione di un seminario comporta una pianificazione meticolosa e l’organizzazione dei contenuti per garantire una presentazione coesa, coerente, coinvolgente ed efficace. Nella mia esperienza, questo processo è iniziato con l’identificazione di alcuni concetti fondamentali e spunti chiave quali per esempio la relazione tra il piede e la colonna vertebrale, il piede come organi di senso, l’essere respirati, il lavoro sui diaframmi. Sono stati condotti e presentati studi e ricerche perché desideravo garantire che la mia esposizione dell’argomento fosse più completa possibile, trovando il tempo di rispondere alle domande dei partecipanti che spontaneamente condividevano il loro sentire e i loro pensieri. Contestualizzando il tutto affinché potesse essere utile ad un pubblico marziale, facendo affidamento alle mie conoscenze ed esperienze nel settore delle arti interne, del taijiquan in particolare.
Uno degli aspetti più gratificanti è stato aver avuto l’opportunità di interagire con quasi 40 praticanti di Tai Chi Chuan.
Ho cercato quindi di creare un ambiente nel quale si potesse costruire un dialogo aperto e una partecipazione attiva. Incoraggiando domande, discussioni e attività di gruppo, creando un’esperienza di apprendimento dinamica e collaborativa. Le diverse prospettive dei partecipanti hanno arricchito il seminario, offrendo spunti unici e favorendo un ambiente stimolante.
Nessun viaggio però è privo di sfide, e l’essere ‘docente’ di un seminario non fa eccezione. Dalla gestione dei vincoli temporali all’adattamento ai diversi stili di apprendimento dei partecipanti, i quali hanno manifestato una flessibilità e capacità di adattamento fondamentale.
I partecipanti hanno saputo cogliere fin da subito quanto esponevo e questo ha richiesto prontezza di riflessi da parte loro e anche alcuni momenti di improvvisazione per garantire che il laboratorio rimanesse coinvolgente ed efficace.
Mantenere l’entusiasmo e l’energia per tutta la durata del seminario è stato naturale vista la loro splendida capacità di essere attivamente coinvolti.
L’impatto di un laboratorio corporeo si estende ben oltre l’evento stesso, sia per chi partecipa sia per chi presenta il lavoro da svolgere. Assistere alla crescita, alla comprensione, allo stupore a volte, e allo sviluppo della comprensione dell’esperienza dei partecipanti, sia in termini di acquisizione di conoscenze che di entusiasmo, è stato immensamente gratificante. Ha rafforzato l’importanza della condivisione delle conoscenze e il profondo effetto che può avere sulla vita di tutte le persone coinvolte. E’ stato inoltre possibile anche per loro affinare capacità didattiche, consentendo di entrare meglio in contatto con se stessi e con l’altro.
E’ stata un’esperienza arricchente e trasformativa, perchè mi ha dato l’opportunità di condividere conoscenze, ispirare nuovi punti di vista e (spero) contribuire un pò alla crescita di ognuno. Questo laboratorio è stato una testimonianza della condivisione, dello scambio e del coinvolgimento di menti desiderose aperte e disponibili. Come educatori somatici, il nostro ruolo va oltre l’impartire informazioni; si tratta di creare un ambiente che favorisca l’apprendimento permanente attraverso un’esperienza corporea che possa essere portata nella vita di tutti i giorni.
Non posso che ringraziare sentitamente il Centro Ricerche Tai Chi per l’invito e la collaborazione dimostrata, ringrazio ogni singolo partecipante con cui ho avuto il piacere di incontrarmi e di conoscere, guardarsi negli occhi dove il solo essersi incontrati ha permesso un’evoluzione di tutti noi stessi.
Mi sono sentito estremamente accolto e ho respirato un’energia magica, quella di un gruppo di appassionati ricercatori pronti ad apprendere e desiderosi di sperimentare. Auspico di poter progettare ancora un nuovo laboratorio insieme al CRT che ringrazio e a cui va la mia stima e gratitudine.
Andrea Brighi
www.andreabrighi.it
9 luglio 2023
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