Gli studi evidenziano come le discipline orientali siano in grado di rallentare i sintomi associati al Parkinson
Da un articolo apparso di recente su Repubblica:
“Movimenti lenti, continui e precisi, eseguiti con attenzione. A vederli sembrano una danza sinuosa. Il Tai Chi è passato da essere un’antica tecnica di combattimento cinese a una disciplina fortemente consigliata a scopo terapeutico per i suoi effetti benefici sulla salute del corpo e della mente. Uno studio, pubblicato sul Journal of Neurology, Neurosurgery & Psychiatry , ha messo in evidenza che quest’arte marziale è in grado di rallentare i sintomi associati al Parkinson anche a distanza di anni.”
fonte: La Repubblica
Entriamo ora in dettaglio su alcuni aspetti importanti. Il Taijiquan 太极拳, antica pratica cinese che unisce movimenti fluidi, respirazione consapevole e concentrazione mentale, è da tempo oggetto di numerosi studi e ricerche che hanno evidenziato i suoi molteplici benefici sulla salute, in particolare per le persone affette da Parkinson.
Per completezza di informazione ritengo che tali benefici siano ottenibili anche tramite tutte quelle discipline affini al Taijiquan e che ne condividono caratteristiche analoghe come il Qigong 氣功, il Mián lǐ zhēn (Min Loi Ciam in cantonese) 棉里針, il Dao Yin 導引 e altre discipline energetiche e alchemiche orientali.
Per semplicità ed essendo state fatte ricerche sul Taijiquan utilizzerò solo questo termine ma sottintendo e comprendendo anche le altre discipline affini.
Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso, causando sintomi come tremori, rigidità muscolare, problemi di equilibrio e coordinazione.
Il Taijiquan è stato considerato nel tempo anche come una forma di terapia complementare che può offrire diversi vantaggi ai pazienti affetti da Parkinson. Vediamo in che modo questa pratica può contribuire al miglioramento della qualità della vita di coloro che convivono con questa condizione:
– Migliora l’equilibrio e la coordinazione
Uno dei sintomi principali del Parkinson è la compromissione dell’equilibrio e della coordinazione motoria. Il Taijiquan, con i suoi movimenti lenti e controllati, aiuta a migliorare l’equilibrio, a rafforzare i muscoli e a incrementare la coordinazione. Le posizioni fluide e le transizioni ritmiche nel Taijiquan favoriscono il senso di stabilità e permettono ai pazienti di sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio corpo nello spazio.
– Riduce la rigidità muscolare
Il Taijiquan incorpora movimenti dolci e rotazioni delle articolazioni, che possono contribuire a ridurre la rigidità muscolare tipica del Parkinson. I movimenti continui e fluidi aiutano a mantenere la flessibilità muscolare e a prevenire il deterioramento delle articolazioni.
– Favorisce il rilassamento e la gestione dello stress
Il Taijiquan si concentra sull’attenzione mentale e sulla respirazione profonda, il che aiuta a ridurre lo stress e a promuovere il rilassamento. La pratica regolare del Taijiquan può portare a una riduzione dell’ansia e dello stress, migliorando così il benessere generale dei pazienti affetti da Parkinson.
– Stimola la concentrazione e l’attività cognitiva
Il Taijiquan richiede concentrazione e coordinazione mente-corpo durante l’esecuzione dei movimenti. Questo stimola l’attività cerebrale e può contribuire a migliorare la cognizione, l’attenzione e la memoria, aspetti spesso compromessi nel Parkinson.
– Comunità e supporto sociale
La pratica del Taijiquan può essere svolta in gruppo, offrendo ai pazienti affetti da Parkinson l’opportunità di partecipare a una comunità di supporto. Questo può avere benefici aggiuntivi, in quanto favorisce l’interazione sociale e riduce il senso di isolamento.
È importante sottolineare che il Taijiquan non è una cura definitiva per il Parkinson, ma può essere un’aggiunta positiva al piano di trattamento generale. Prima di intraprendere qualsiasi nuova attività, è fondamentale consultare un medico o un terapeuta per valutare la fattibilità e la sicurezza della pratica, specialmente per pazienti con condizioni mediche preesistenti.
In conclusione, il Taijiquan, come altre discipline a lui affini, offre una via per migliorare la qualità della vita delle persone affette da Parkinson, offrendo una serie di benefici che includono miglioramenti fisici, mentali e sociali.
Posso inoltra aggiungere che anche il Rolfing®, disciplina di cui mi occupo come professione (www.andreabrighi.it), ha un’importanza significativa nel contribuire al rallentamento dei sintomi associati al Parkinson.
Le due discipline quando abbinate e integrate insieme possono contribuire sensibilmente al miglioramento dello stato di benessere complessivo e alla gestione dei sintomi associati al Parkinson.
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